Complimenti a Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi.
Quando con creatività e ironia si strappano sorrisi e lacrime ...amare.
Benché dopo appena 30 secondi diventi palese, gli autori assicurano che questo cortometraggio è dall'inizio alla fine una commedia surreale e che, come tale, non va preso sul serio.
Insistere - com'è consuetudine delle forze politiche della II Repubblica - sul fatto che opere simili possano essere potenzialmente incendiarie e provocatorie, significa fraintendere le intenzioni ed emettere un giudizio inopportuno.
Pertanto, prima che pensiate che quanto vedrete possa nuocere a qualcuno o che addirittura infonda odio bolscevico, rammentate che il Paese in cui viviamo appartiene in egual misura ai santi e ai buffoni, e che questo brevissimo film, al di là dei suoi contenuti deliberatamente fittizi, conserva nella forma la sincerità dirompente della satira e della parodia, le uniche speranze di un popolo malandato come il nostro.