Buonasera (o buonanotte...), ma fammi capire come funziona: lo spot lo concepisci tu dalla A alla Z (intendo l'idea), oppure concepisci i disegni in base ad un copione che ti danno?? Scusa l'ignoranza. Molto carino, a me piacciono di più i disegni che non il prodotto finale.
Purtroppo la risposta è un po' più complicata... allo IED mi servono 9 ore per spiegare la differenza fra storyboard-cinema, storyboard-pubblicità e shootingboard-pubblicità.
In questo caso si tratta di shootingboard. L'idea qui è stata già presentata dall'agenzia al cliente e di norma discussa durante varie riunioni, raccontata anche mediante uno storyboard (in tal caso a colori). Quindi in questa fase uno script è già stato approvato.
Si passa alla fase 2: l'agenzia affida ad una specifica casa di produzione la realizzazione del film, il "commercial", o come diciamo noi in Italia: lo "spot". L'agenzia, la casa di produzione, il cliente stesso, oppure tutti insieme arrivano ad ingaggiare un regista.
Il regista elabora un "trattamento" del film: spesso apporta qualche modifica qui e lì, per troppe ragioni da raccontare in breve; qualche volta stravolge lo script. I giocatori di questa partita rimangono tutti in campo, anche se ognuno di essi è compagno di squadra e contemporaneamente avversario. Ho assistito e partecipato a gare fra agenzie in cui le idee vincenti, e pertanto discriminanti nell'esito della gara stessa, sono poi state completamente ribaltate, durante la fase di realizzazione.
Arriva il mio turno: il regista deve raccontarmi come intende realizzare il film, come vuole, inquadratura per inquadratura, shot by shot, raccontare le scene che costituiscono lo script. Il fine è unico, ma i motivi sono tantissimi. Dobbiamo inoltre districarci fra mezzi tecnici, tempi esecutivi, bugget, location, costumi, casting, varie ed eventuali-innumerevoli variabili. E' il momento in cui io posso trovarmi difronte a (1) registi con idee chiarissime, (2) registi che vogliono capire insieme a me qual è la strada migliore, (3) registi che non sanno da dove iniziare. Di conseguenza io mi muovo e realizzo questi rapidi, essenziali disegni.
Devo parlare la loro lingua, conoscerne la grammatica e la sintassi, le differenze stilistiche, i riferimenti e gli autori, gli strumenti, dalle ottiche alle nuove tecnologie... Per uno spot da 30" non si superano quasi mai i 30 "keyframes": in genere si rimane fra i 15 e i 25.
Il mio shootingboard verrà presentato, entro pochissime ore e qualche volta minuti, in occasione del PPM (Pre-Production Meeting) dalla casa di produzione all'agenzia e al cliente. Il regista farà la sua arringa; tutti avanzeranno le proprie osservazioni, plausi e insulti, chiarendosi e confrontandosi sulla base di quei pochi disegnini. E una volta ricevuto il benestare del cliente, si procederà alla produzione del film.
La fase 2 si consuma generalmente in meno di una settimana: io vengo contattato per un lavoro da realizzare entro "ieri".
Per "Bertolli" ho lavorato con Pietro Follini: l'uno conosce l'altro e pochi mugugni, pochi scarabocchi bastano a spiegarci.
In ambito "commercial" i registi più faticosi che fin'ora ho incontrato: gli interni-Rai.
Grazie per il tempo che mi hai dedicato e per la esaustiva risposta. Certo che dev'essere una dura dura faticaccia, specie la parte delle osservazoni, plausi e insulti. Però son soddisfazioni. buon 25
Ciao a tutti, vi inoltro un breve comunicato della manifestazione MANZIANA COMICS.
La Scuola Romana dei Fumetti presenta: "MANZIANA COMICS - Festival del Fumetto"
La manifestazione si svolgerà a Manziana (Roma) i giorni 13 - 14 - 15 giugno 2008 (da venerdì a domenica). Il programma prevede la presenza di numerosi autori, mostre, concerti, area autoproduzioni e altro ancora. All'evento è legato un concorso aperto a disegnatori, fumettari e sceneggiatori, in collaborazione con la rivista "Scuola di Fumetto".
7 commenti:
Simpatico lo spot... Ciao, M.
Eh lo so... noi c'abbiamo er Papa.
Non possiamo fa' i simpatici...
Sembra un ragionamento slegato, ma fidati che è così.
Buonasera (o buonanotte...),
ma fammi capire come funziona: lo spot lo concepisci tu dalla A alla Z (intendo l'idea), oppure concepisci i disegni in base ad un copione che ti danno??
Scusa l'ignoranza.
Molto carino, a me piacciono di più i disegni che non il prodotto finale.
Troppo buona, come sempre.
Purtroppo la risposta è un po' più complicata... allo IED mi servono 9 ore per spiegare la differenza fra storyboard-cinema, storyboard-pubblicità e shootingboard-pubblicità.
In questo caso si tratta di shootingboard.
L'idea qui è stata già presentata dall'agenzia al cliente e di norma discussa durante varie riunioni, raccontata anche mediante uno storyboard (in tal caso a colori). Quindi in questa fase uno script è già stato approvato.
Si passa alla fase 2: l'agenzia affida ad una specifica casa di produzione la realizzazione del film, il "commercial", o come diciamo noi in Italia: lo "spot".
L'agenzia, la casa di produzione, il cliente stesso, oppure tutti insieme arrivano ad ingaggiare un regista.
Il regista elabora un "trattamento" del film: spesso apporta qualche modifica qui e lì, per troppe ragioni da raccontare in breve; qualche volta stravolge lo script.
I giocatori di questa partita rimangono tutti in campo, anche se ognuno di essi è compagno di squadra e contemporaneamente avversario.
Ho assistito e partecipato a gare fra agenzie in cui le idee vincenti, e pertanto discriminanti nell'esito della gara stessa, sono poi state completamente ribaltate, durante la fase di realizzazione.
Arriva il mio turno: il regista deve raccontarmi come intende realizzare il film, come vuole, inquadratura per inquadratura, shot by shot, raccontare le scene che costituiscono lo script.
Il fine è unico, ma i motivi sono tantissimi.
Dobbiamo inoltre districarci fra mezzi tecnici, tempi esecutivi, bugget, location, costumi, casting, varie ed eventuali-innumerevoli variabili.
E' il momento in cui io posso trovarmi difronte a (1) registi con idee chiarissime, (2) registi che vogliono capire insieme a me qual è la strada migliore, (3) registi che non sanno da dove iniziare.
Di conseguenza io mi muovo e realizzo questi rapidi, essenziali disegni.
Devo parlare la loro lingua, conoscerne la grammatica e la sintassi, le differenze stilistiche, i riferimenti e gli autori, gli strumenti, dalle ottiche alle nuove tecnologie...
Per uno spot da 30" non si superano quasi mai i 30 "keyframes": in genere si rimane fra i 15 e i 25.
Il mio shootingboard verrà presentato, entro pochissime ore e qualche volta minuti, in occasione del PPM (Pre-Production Meeting) dalla casa di produzione all'agenzia e al cliente.
Il regista farà la sua arringa; tutti avanzeranno le proprie osservazioni, plausi e insulti, chiarendosi e confrontandosi sulla base di quei pochi disegnini.
E una volta ricevuto il benestare del cliente, si procederà alla produzione del film.
La fase 2 si consuma generalmente in meno di una settimana: io vengo contattato per un lavoro da realizzare entro "ieri".
Per "Bertolli" ho lavorato con Pietro Follini: l'uno conosce l'altro e pochi mugugni, pochi scarabocchi bastano a spiegarci.
In ambito "commercial" i registi più faticosi che fin'ora ho incontrato: gli interni-Rai.
Grazie per il tempo che mi hai dedicato e per la esaustiva risposta.
Certo che dev'essere una dura dura faticaccia, specie la parte delle osservazoni, plausi e insulti. Però son soddisfazioni.
buon 25
Che si resista!
Ciao a tutti, vi inoltro un breve comunicato della manifestazione MANZIANA COMICS.
La Scuola Romana dei Fumetti presenta: "MANZIANA COMICS - Festival del Fumetto"
La manifestazione si svolgerà a Manziana (Roma) i giorni 13 - 14 - 15 giugno 2008 (da venerdì a domenica). Il programma prevede la presenza di numerosi autori, mostre, concerti, area autoproduzioni e altro ancora. All'evento è legato un concorso aperto a disegnatori, fumettari e sceneggiatori, in collaborazione con la rivista "Scuola di Fumetto".
www.manzianacomics.com
www.manzianacomics.blogspot.com
Grazie per l'attenzione.
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